Parco Archeologico Seleni
Il complesso nuragico di Seleni si sviluppa nell’area del rilievo granitico omonimo, a m 978 s.l.m., che sovrasta l’abitato di Lanusei, in una cornice ambientale caratterizzata da una fitta copertura di lecci e roveri. Il notevole interesse archeologico è dato dalla non comune concentrazione di strutture di difesa e controllo del territorio, di strutture civili, di monumenti eretti in funzione di memoria e celebrazione dei defunti e di culto. Tale ricchezza di resti archeologici, unite al prezioso ambiente naturale che li circonda, giustifica la denominazione di “Parco Archeologico”. Il sito è formato da 5 Tombe dei Giganti, 3 Pozzi Sacri e da un Villaggio Nuragico che comprende un Nuraghe Complesso, cioè formato da più torri e un’area abitativa di circa 200 capanne.

The nuragic complex of Seleni is situated in the area of the homonymous granite relief, at 978 m above the sea level, overlooking the village of Lanusei, in an environmental setting characterized by a dense cover of holmoaks and oaks. The archaeological interest is given by the uncommon concentration of structures for defense and control of the territory, of civil structures, of monuments erected as a function of memory and celebration and worship of the dead. This richness of archaeological remains and the precious natural environment that surrounds them, justifies the name of “Archaeological Park”. The site is made up of 5 Tombe dei Giganti, 3 Sacred Wells and a Nuragic Village that includes a Complex Nuraghe, that is made up of several towers and a residential area of about 200 huts.

Tomba dei Giganti Seleni I
La tomba Selèni I, (XV – XIV sec. a.C.), come tutte le Tombe dei Giganti, presenta una facciata architettonica ad emiciclo, denominata esedra, un bancone ed una camera funeraria absidata, con ingresso rivolto ad ESE. Sia l’esedra sia la camera funeraria di forma trapezoidale sono costruite con blocchi di granito locale disposti a coltello. Le ceramiche ritrovate presso l’esedra, ci offrono qualche spunto per l’interpretazione dei rituali dedicati al culto dei defunti. Si tratta, infatti, in prevalenza di tegami e ciotole che durante i riti funebri servivano presumibilmente per la preparazione e la consumazione di cibi e bevande nello spazio antistante l’esedra.


Le tombeau de Selèni I (XVe – XIVe siècle avant JC), comme tous les tombeaux des géants, a une façade architecturale en hémicycle, appelée exèdre, un comptoir et une chambre funéraire à abside, avec une entrée face à l’ESE. Tant l’exèdre que la chambre funéraire trapézoïdale sont construits avec des blocs de granit local disposés comme un couteau. Les céramiques trouvées dans l’exèdre nous offrent quelques idées pour l’interprétation des rituels consacrés au culte des morts. En fait, ce sont principalement des casseroles et des bols qui, lors des rites funéraires, étaient vraisemblablement utilisés pour la préparation et la consommation d’aliments et de boissons dans l’espace situé devant l’exèdre.
Tomba dei Giganti Seleni II
La tomba Selèni II, (fine XIV – XIII sec. a.C.), presenta l’esedra ed il corridoio funerario costruiti con la tecnica”a filari”, con l’utilizzo di conci ben squadrati in granito locale.
Lo spessore murario misurato nel corpo tombale è di m 2.
Riveste grande importanza anche il ritrovamento, nell’area antistante l’esedra, di quattro pietre conce di forma tronco piramidali e lastriformi munite di tre incavi su una delle facce, dalla funzione ancora incerta.


Villaggio Nuragico Gennaccili
Il nuraghe Gennaccili ha un’architettura ardita, non è cioè un classico nuraghe. Il monumento nasce da una convivenza con la situazione geomorfologica e dall’uso della pietra locale, dando una bella lezione di convivenza con l’ambiente. L’impianto del nuraghe è del bronzo medio e fu frequentato fino all’VIII/VII secolo con continuità. Questo dato lo si rileva dai reperti in generale e, in particolare per la datazione del VII secolo, è stato ritrovato un frammento di vetro la cui lavorazione è riconducibile al periodo fenicio.

The nuraghe has a bold architecture, it is not that a classic nuraghe. The monument was built exploiting the geomorphological situation and the use of local stone, giving a good lesson in coexistence with the environment.
The plant of the nuraghe dates back to the Middle Bronze Age and the building was inhabited until the 8th / 7th century continuously. This dating was detected by the findings in general and, in particular for the dating of the seventh century, by a piece of glass whose production dates back to the Phoenician time.
